Cistite in gravidanza antibiotici
Non sono rari i casi di cistite di tipo batterico in gravidanza che richiedono l’uso di antibiotici, si tratta comunque di una cura da appurare con cautela con lo scopo di tutelare sia la madre che il feto, soprattutto nei primi mesi di gestazione. Durante i mesi della gravidanza l’infiammazione della vescica è favorita da diversi fattori tra cui i cambiamenti di tipo ormonale, in particolare l’aumento dei livelli del progesterone determina come conseguenza diretta il rilassamento della muscolatura liscia, inoltre perde di tonicità anche l’uretere e l’uretra a cui si associa un rallentamento del flusso urinario che comporta un certo ristagno urinario nella vescica. Tra le possibili eziologie della cistite durante la gestazione vi è anche lo svuotamento incompleto della vescica dovuto alla compressione esercitata dall’utero sull’uretere, in particolare nell’ultimo trimestre. Questi fattori espongono maggiormente le vie urinarie delle donne in dolce attesa all’attacco da parte dei germi vaginali ed intestinali che risalgono nell’uretra e scatenano così il focus infettivo. Maggiori informazioni su Cistite donna: le diverse forme.
Antibiotici in gravidanza
In caso di insorgenza di infezioni alle vie urinarie in gravidanza che si traducono in casi di cistite batterica il medico raccomanda un trattamento farmacologico specifico per lenire i sintomi e favorire la guarigione, la terapia si basa sull’assunzione di brevi cicli di antibiotici, privi di effetti collaterali significativi sia per la madre che per il nascituro, di solito vengono prescritti presidi medici come l’amoxicillina, l’ampicillina oppure il bactrim, che sono i farmaci comunemente indicati per contrastare la cistite in gravidanza. Per allontanare il rischio di andare incontro a recidive, che possono essere alquanto frequenti, dopo il trattamento è raccomandabile eseguire un’urinocoltura una volta al mese fino al termine della gravidanza, anche se di solito questo test viene eseguito nella 16a settimana di gestazione; se però i risultati dell’urinocoltura sono negativi non è necessario ripetere l’esame soprattutto se non si ripresentano sintomi allarmistici che possano far presagire il quadro clinico della cistite. Per altre notizie si rimanda alla lettura dell’articolo Sintomi della cistite durante la gravidanza.