Tra le più comuni infezioni urinarie che possono sorgere in età pediatrica, le vulvovaginiti infantili che si manifestano all’inizio con manifestazioni che simulano una semplice infezione urinaria a livello vescicale. L’irritazione vulvovaginale è strettamente connessa con diverse condizioni di natura fisiologica: la mancanza dei cuscinetti adiposi labiali e dei peli pubici, inoltre la vicinanza dell’orifizio anale alla vagina espone al trasferimento di batteri fecali all’area vulvo-vaginale. Le principali manifestazioni del disturbo urinario sono le secrezioni vaginali a cui si associano altri sintomi tipici quali prurito, stimolo frequente ad urinare accompagnato da dolore, perdita involontaria di urina, arrossamento vulvare. Dal punto di vista clinico si distinguono delle forme di vulvovaginiti cosiddette aspecifiche note anche come irritative in quanto la causa della problematica è di tipo irritativo e non infettiva, nello specifico le cause irritative determinano uno stato infiammatorio che provoca un’anomala crescita della normale flora batterica per cui si innesta un prolungato processo di flogosi. Anche se risultano meno frequenti, si possono registrare anche casi di vulvovaginiti specifiche oppure infettive da ascrivere a colonizzazioni patogene favorite spesso dall’abbassamento delle difese immunitarie; in questo caso le infezioni vulvogaginali pediatriche vengono attivate principalmente dall’Escherichia coli, dallo streptococco, dallo staphylococcus aureus, da shigelle; tra le altre cause di vulvovaginite pediatricaci sono episodi da ricondurre ad un corpo estraneo.
Come trattamento utile per risolvere il disturbo è opportuno seguire delle buone norme di igiene perineale, sin da piccole è bene ricordare alle bambine di pulirsi del materiale fecale tenendolo lontano dall’area vaginale; inoltre è bene abituare i soggetti di età pediatrica a lavaggi frequenti con saponi neutri, è fondamentale non provocare irritazioni adoperando dei prodotti detergenti troppo aggressivi; alle mamme si raccomanda di non far indossare alle proprie bambine degli indumenti troppo stretti. In genere in caso di episodi di vulvovaginiti ricorrenti oppure di natura infettiva il trattamento d’elezione consiste nell’uso di antibiotici, in presenza di infezioni batteriche, e di antimicotici sistemici, se la problematica è di natura micotica, quindi assume un ruolo centrale la diagnosi per risalire all’agente responsabile dell’infezione delle vie urinarie, per questa ragione si esegue il tampone vulvare o vulvovaginale.
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