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Catetere rischio di infezioni delle vie urinarie

Catetere rischio di infezioni delle vie urinarie

L’uso del catetere vescicale è spesso associato ad una maggiore esposizione al rischio di infezioni delle vie urinarie, in quanto cateterismo urinario favorisce l’ingresso dei batteri nell’apparato urinario, in particolare si tratta di un tipo di infezioni ospedaliere dall’alta incidenza: la probabilità di isolare batteri nel tratto urinario va incontro ad un progressivo aumento per ogni giorno di posizionamento del catetere in vescica. Per scongiurare il rischio di sviluppare infezioni urinarie collegate con il cateterismo si cerca di limitare i casi di utilizzo legati a condizioni patologiche quali: ostruzione delle vie urinarie a livello uretrale che non può essere risolta a livello chirurgico; disfunzione neurologica permanente della vescica; trattamento delle neoplasie vescicali; intervento chirurgico che necessita lo svuotamento della vescica; svuotamento della vescica prima del parto; incontinenza urinaria; casi di macroematuria; alterazione della pressione sanguigna o della volemia che richiede il controllo del volume delle urine emesse; piuria per evitare il tamponamento vescicale; misurazione del volume di urine. Per prevenire questo tipo di infezioni urinarie è fondamentale adottare delle specifiche misure ossia le raccomandazioni evidence-based nella pratica infermieristica quotidiana, in tal caso non si ricorre alla profilassi antibiotica a scopo preventivo in quanto questo trattamento risulta essere più nocivo che efficace.

Cosa indicano i CDC di Atlanta

catetere rischio di infezioni delle vie urinarie

Seguendo le indicazioni fornite dallo strumento per la valutazione critica delle linee guida ovvero i cosiddetti CDC di Atlanta per limitare il rischio di infezioni urinarie legate al cateterismo bisogna seguire i seguenti punti cardine quali:

  • ricorrere al catetere solo se strettamente necessario;
  • utilizzare il catetere vescicale per un periodo breve;
  • lavare le mani prima e dopo l’inserimento del catetere e prima e dopo lo svuotamento o la sostituzione della sacca di drenaggio;
  • inserire il catetere con tecnica asettica e presidi sterili;
  • limitare l’uso nei soggetti a rischio di infezioni delle vie urinarie in particolare donne, anziani e soggetti immunodepressi.
Redazione

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