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Cisti aracnoidea e anecogena: dove si evidenziano

Cisti aracnoidea e anecogena

Il lungo elenco con cui si raggruppano le cisti include anche la classe aracnoidea e anecogena. Si definiscono cisti aracnoidee le formazioni di sacche piene di liquor che interessano la membrana aracnoidea che riveste l’encefalo ed il midollo spinale; di solito queste sacche sorgono nella regione sopratentoriale o sottotentoriale, più di raro sorgono a livello spinale. Le cisti aracnoidee si evidenziano con maggiore frequenza nel corso dell’infanzia e quindi prima dei 15 anni, spesso sono asintomatiche, ma quando si presentano con dolore ed altri disagi ciò è da imputare alla loro dimensioni ed alla loro sede di sviluppo. Le cisti più voluminose in genere provocano episodi ricorsivi di: cefalea; crisi epilettiche; ma anche spossatezza; atassia, ossia un disturbo nervoso del movimento; paralisi; deficit focali. La presenza di cisti aracnoidee a livello sottotentoriale, e quindi nella fossa cranica posteriore, può causare un’ostruzione del circolo liquorale determinando l’ipertensione endocranica; invece quando si formano delle cisti a livello spinale si può evidenziare un aumento delle strutture circolari che congiungono due vertebre. Normalmente le cisti di dimensioni piccole in quanto non causano sintomi non vengono trattate, mentre gli interventi di asportazione sono destinate alle cisti voluminose, e quelle più profonde necessitano un intervento di shunt. Maggiori notizie si trovano su Cisti pilonidale e al fegato: alcune indicazioni.

Le cisti anecogene

cisti aracnoidea e anecogena

All’interno del fegato possono sorgere le cisti anecogene che raccolgono al loro interno materiale liquido, di solito queste formazioni di natura benigna tendono ad aumentare di dimensione per questo richiedono un controllo periodico con cadenza di circa 6 mesi, ma si tratta nella maggior parte dei casi di cisti epiteliali non complicate. Un’altra forma di cisti anecogene sono quelle causate dall’echinococco, una condizione patologica trasmessa all’uomo dagli animali. L’echinococcosi del fegato che si evidenzia con la presenza di cisti è dovuta alla stessa reazione del fegato che cerca di delimitare la cisti producendo un tessuto fibroso, al cui interno si convoglia il liquido idatideo. Queste sacche vanno asportate attraverso una procedura chirurgica quando scatenano un quadro sintomatologico nel soggetto, ma anche se le loro dimensioni le espone al rischio di rottura con riversamento del liquido nelle vie biliari, nel torace e nel peritoneo, determinando quindi processi infettivi o uno shock anafilattico. Ulteriori informazioni su Cisti epatiche e al pancreas da cosa possono essere causate.

Redazione

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