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Cistite abatterica cause del disturbo

Cistite abatterica da cosa è scatenata

Quando si delinea il quadro clinico della cistite abatterica si evidenzia un’infiammazione che non è causata dai batteri, in questo caso il disturbo è determinato da diversi fattori da ricondurre ad aspetti fisiologici, cattive abitudini e situazioni stressanti a livello fisico. Tra le cause più comuni che determinano questa forma di disturbi dell’apparato urinario ci sono fattori quali: una stitichezza prolungata; un periodo lungo di immobilità fisica; casi di affaticamento e di sforzi fisici intensi; un improvviso colpo di freddo oppure una lunga esposizione al sole oppure ai lettini abbronzanti; l’aver subito dei ripetuti traumi a livello locale; eccessi alimentari che possono causare la presenza di sabbiolina renale o renella (ed i cibi maggiormente esposti a tale rischio sono il latte, i formaggi, i pomodori ed il cioccolato; un’altra cattiva abitudine che può causare l’insorgenza della cistite abatterica è costituita dalla scorretta abitudine a bere poca acqua nell’arco della giornata. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Infezioni alle vie urinarie antidolorifici: paracetamolo ed ibuprofene.

Le principali cause nelle donne

cistite abatterica

La forma di cistite abatterica può essere di natura irritativa in questo causo tra le principali cause che sono da implicare nell’eziologia del disturbo ci sono l’uso di prodotti per l’igiene intima dal pH troppo aggressivo ma anche la possibile reazione a farmaci utilizzati per irrigazioni vescicali. Molto spesso le donne sono vittime di tale disturbo  nel periodo successivo alla menopausa come conseguenza della diminuzione degli estrogeni presenti nel corpo: con la cessazione dell’attività ovarica gli ormoni, femminili non sono più in grado di proteggere la mucosa della vescica che viene esposta così a sintomi caratteristici quali secchezza ed irritazione vescicale, che a loro volta dispongono la cistite. In caso di cistite abatterica la terapia da seguire non consiste nell’assunzione di un ciclo di antibiotici ma è necessario seguire una cura appropriata che prevede di seguire una terapia ormonale sostitutiva. Altre notizie si trovano su Infezioni all’apparato urinario estate.

Redazione

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