Sono moltissime le persone che nel corso della vita sperimentano il fastidio dato dalla cistite. Secondo i dati epidemiologici più recenti, raccolti da realtà come Humanitas, quasi il 30% delle donne hanno almeno un episodio di cistite durante la loro vita: tuttavia, tra queste un’alta percentuale incorre in quella che prende il nome di “cistite recidivante”, quindi un numero più alto di episodi, che talvolta si verificano anche più volte in un anno.
Si ritiene spesso, nelle conversazioni quotidiane, che la cistite sia un disturbo banale e che non sia necessario parlarne con il medico: purtroppo però ci sono casi in cui a partire proprio dalla cistite si verifica un coinvolgimento del rene potenzialmente rischioso. Ecco perché è bene conoscere i sintomi e poter quindi capire se ci sono peggioramenti seri.
Normalmente, l’infiammazione della vescica nota come cistite provoca bruciore durante l’emissione dell’urina e sensazione di necessità di urinare continua, anche se si è appena andati in bagno. Quando però si uniscono a questi fastidi il dolore pelvico e/o lombare, o il sangue nelle urine o la febbre, va considerata l’eventualità di un coinvolgimento renale.
In quali casi è comune che la cistite si presenti in modo ricorrente? Queste circostanze rendono più probabile un peggioramento dei sintomi? Andiamo ad approfondire i fattori che concorrono a rendere più frequente l’insorgenza della cistite.
I fattori che incidono sul ritorno della cistite: gli aspetti anatomici e ormonali
Una delle cause più comuni della cistite in realtà altro non è che una conformazione anatomica: l’essere donna. Il fatto che la regione genitale femminile abbia aperture meno protette di quella maschile rende molto più facile l’ingresso dei batteri e la loro proliferazione. Anche agli uomini può capitare, naturalmente, di avere infiammazioni alla vescica e al tratto urinario, ma con minor frequenza, proprio per via della conformazione anatomica.
Molte delle cause che rendono frequente l’insorgenza della cistite sono poi di tipo fisiologico: per le donne oltre all’aspetto anatomico incidono moltissimo i fattori ormonali. Ecco che durante il ciclo mestruale, la gravidanza o la menopausa risulta più facile che si instaurino disequilibri ormonali – e che quindi ci siano infezioni urinarie. Il ciclo mestruale è un susseguirsi di crescita e diminuzione di ormoni, quindi in alcuni momenti di esso si è particolarmente soggette alla cistite (purtroppo peraltro, gli assorbenti usa e getta sono tuttora il prodotto più usato dalle donne durante il flusso, ma la mancanza di traspirazione che creano facilita lo sviluppo di infiammazioni). La gravidanza e la menopausa corrispondono a cambiamenti ormonali ancora più intensi: in entrambe le circostanze è frequente che la cistite si presenti più volte.
Altro fattore strettamente correlato al corpo sono i rapporti sessuali, durante i quali possono verificarsi piccole irritazioni e micro lesioni attraverso cui i batteri possono farsi strada e iniziare a colonizzare la regione della vescica. Per ulteriori approfondimenti sulle cause anatomiche, ormonali e fisiologiche della cistite ricorrente è possibile approfondire su dimann.com.
Le abitudini scorrette: altri fattori responsabili della cistite – ma la prevenzione è possibile!
Oltre alle motivazioni legate alla conformazione fisica e alle caratteristiche ormonali, ci sono una serie di fattori concretamente coinvolti nell’insorgenza della cistite che riguardano esclusivamente azioni e abitudini. Si tratta quindi degli ambiti più facilmente risolvibili e modificabili, su cui è possibile prestare particolare attenzione – trovandosi quindi meno di frequente ad avere a che fare con la cistite.
Primo tra questi, anche se sembra paradossale, è l’igiene intima troppo frequente. Si potrebbe pensare che più si effettuano lavaggi accurati meno è probabile che ci siano infiammazioni, ma invece procedendo troppo spesso al lavaggio delle parti intime si va ad alterare l’equilibrio della flora batterica, eliminando alcune tipologie di batteri “buoni” che ostacolano l’ingresso dei patogeni e rendendo così più probabile la cistite.
L’uso di biancheria sintetica e non di cotone è un altro fattore che facilita le irritazioni, perché avviene meno traspirazione. Scegliere il cotone aiuta a evitare la cistite!
Anche l’alimentazione è responsabile talvolta del ripresentarsi della cistite: assumere troppi alimenti molto zuccherati rende più facile la proliferazione dei batteri – al contrario bere molto e prediligere frutta e verdura riduce la probabilità delle infezioni urinarie.