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Cistite emorragica infettiva e non infettiva: terapia farmacologica

Cistite emorragica infettiva e non infettiva

L’origine della cistite emorragica può essere di natura infettiva e non infettiva, ma nonostante la diversa eziologia l’infezione alle vie urinarie si evidenzia con lo stesso quadro clinico che si caratterizza quindi per la comparsa di sintomi che si manifestano anche in caso di cistite acuta. L’elemento che differenza le due forme di cistite è la presenza di sangue nelle urine che si ripresenta con costanza in quanto la cistite emorragica interessa la mucosa della vescica a livello dei capillari, che in questo caso possono rompersi e causare quindi l’emorragia. Per il resto i sintomi della cistite emorragica si evidenziano con un  grado di intensità più severa rispetto alla forma acuta per cui il soggetto lamenta un dolore acuto durante la minzione che si accompagna ad una sensazione di bruciore intensa. La cistite emorragica può essere caratterizzata da una natura infettiva in tal caso il batterio responsabile della maggioranza dei casi dell’infezione alla vie urinarie è l’Escherichia Coli, che rappresenta il batterio che si comporta come un ospite abituale dell’organismo che in condizioni particolari diventa un patogeno capace di proliferare in breve tempo, senza trovare alcuna difesa che ne contrasti la rapida diffusione. Tra le altre forme di infezioni alle vie urinarie ci sono anche quella di natura micotica e quella di tipo virale. Maggiori informazioni su Cistite emorragica e terapia farmacologica.

Terapia farmacologica

cistite emorragica infettiva e non infettiva

Dopo aver identificato attraverso l’esecuzione dell’antibiogramma il patogeno responsabile della cistite emorragica si procede con la terapia farmacologica che si caratterizza per l’assunzione di uno specifico antibiotico indicato per contrastare il patogeno responsabile dell’infezione. Trattandosi di un’infezione che può protrarsi nel tempo, risultando grave, il medico consiglia un trattamento prolungato che consiste in genere in una cura di circa 7-10 giorni consecutivi, in questo modo si cerca non solo di debellare l’infezione in modo risolutivo ma si cerca anche di scongiurare i possibili rischi di cronicizzazione della cistite emorragica, che a sua volta può causare anche delle complicanze, tra cui l’insorgenza di tumori alla vescica. Altre notizie si trovano su Cistite emorragica: cause e cure.

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