Nella letteratura clinica è stata introdotta una rara e poco conosciuta condizione patologica associata a ritenzione urinaria che tende a colpire con maggiore frequenza le giovani donne, si tratta della sindrome di Fowler che risulta spesso difficile da identificare per questo motivo si ricorre ad una diagnosi differenziale con altri problemi urinari nella donna. Questo disturbo è stato descritto per la prima volta nel 1988 a partire da un’investigazione approfondita su alcune pazienti che presentavano disturbi di svuotamento cronico con associata sindrome dell’ovaio policistico, in più gli specialisti hanno rilevato nelle pazienti una condizione di iperattvità sfinterica. La sindrome di Fowler si caratterizza per la comparsa di alcune manifestazioni tipiche rappresentate da ritenzione di urina non dolorosa in associazione ad ovaio policistico; un altro segno clinico che si rileva con specifici esami è offerto dalla percezione di pressioni di chiusura dello sfintere uretrale con aumento del volume del muscolo sfinterico, questa condizione si evidenzia attraverso l’esecuzione di un’ecografia endovaginale, inoltre si riscontrano nelle pazienti alcune anomalie alla elettromiografia del muscolo sfintere striato. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di Ritenzione urinaria quadro clinico.
La sindrome di Fowler colpisce soprattutto le donne in età fertile (tra 20 e 35anni) che risentono di ritenzione acuta non dolorosa e fastidio sovrapubico, un fattore scatenante può essere il parto oppure un intervento ginecologico. Ancora oggi non è nota la corretta eziologia della sindrome di Fowler, anche se gli studiosi sono propensi a far risalire la causa della patologia a delle alterazioni ormonali da ascrivere ad una carenza di progesterone che funge da stabilizzatore della membrana cellulare; si presume quindi che la presenza di una alterata stabilità cellulare può provocare come sua conseguenza diretta l’iperattività dello sfintere anche se non viene spiegata la riduzione della contrattilità vescicale che si registra spesso nel corso di un esame urodinamico. Un’altra ipotesi relativa all’eziologia della sindrome di Fowler richiamano i dati emersi da alcuni studi neurologici che si sono concentrati su una possibile condizione di ipoattività della grigia periacqueduttale con iperattività della corteccia limbica.
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